Complimenti all'autrice per la bella poesia, ne seguiranno altre. Buona domenica
“Women Don’t War”
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“Women Don’t War”
Le donne non fanno la guerra
Raccolta fotografica di Maurizio Marcato
A Verona alla Libreria Feltrinelli in Via Quattro Spade, 2
Da venerdì 7 a lunedì 31 marzo
Attraversola raccolta fotografica Women Don’t War, Maurizio Marcato, ci invita a riflettere su una delle tragedie più profonde e silenziose del nostro tempo in un percorso visivo che celebra il coraggio e la bellezza delle donne che fuggono dalla violenza, dall’ignoranza, dall’odio e dalla povertà, in cerca di un futuro diverso.
La mostra rappresenta un’intensa esplorazione del mondo femminile, intrecciando storie di sofferenza e speranza e diventando un tributo a tutte quelle donne che, pur segnate dalla vita, risplendono di una forza interiore capace di trasformare il dolore in una possibilità di rinascita per sé stesse e le loro famiglie.
Questi scatti sono un inno per immagini al Potere alle Donne, che emerge come messaggio universale di pace, forza e autodeterminazione. Nonostante le fotografie siano state scattate nel 2006, i temi affrontati rimangono di un’attualità sconcertante, che non può essere trascurata.
Con la sua straordinaria sensibilità artistica, Maurizio Marcato ci regala una serie di immagini potenti che offrono una visione intima e profonda del mondo femminile, ricordandoci che anche nelle situazioni più drammatiche, la bellezza, la speranza e il coraggio delle donne sono l’antidoto più autorevole e rivoluzionario contro ogni forma di violenza e sopraffazione.

Women Don’t War è un racconto di forza e rinascita da vivere e godere a cuore aperto, pronto a suscitare emozioni e riflessioni. Una celebrazione autentica del Potere di Essere, che emerge come motore di cambiamento, consapevolezza e impegno concreto verso un futuro migliore.
La mostra a cura dell’Agenzia Terzomillennium in collaborazione con Feltrinelli Librerie è inserita nel programma della manifestazione “8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne 2025”, promossa dall’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona.
Venerdì 7 marzo, ore 18.00 | Libreria Feltrinelli – via Quattro Spade, 2 (Verona)
Inaugurazione della mostra e talk
Intervengono il fotografo Maurizio Marcato, Veronica Atitsogbe, Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale di Verona e founder dell’Associazione Afroveronesi e Paolo Boccagni professore ordinario di Sociologia all’Università di Trento e autore del libro Vite ferme. Storie di migranti in attesa (Il Mulino). Conduce la conversazione Rosanna Marcato esperta di servizi per l’accoglienza, già responsabile dei Servizi per l’Immigrazione e l’Asilo del Comune di Venezia.
Ingresso libero e gratuito.
Coraggio, Rinascita e Potere
“La guerra è la gloria degli stupidi, una prerogativa maschile vergognosa”, scrive Marcato, sintetizzando l’anima del progetto. Attraverso questa serie di scatti fotografici, l’autore vuole “catturare” non solo i volti, ma soprattutto le storie e l’anima delle donne ritratte, protagoniste involontarie di un mondo spesso invisibile.
Sono donne che portano con sé storie di dolore e di coraggio. Sono riuscite a fuggire da condizioni di vita insostenibili, sbarcando sulle coste italiane o attraversando i nostri confini in cerca di protezione e asilo. Hanno lasciato tutto alle spalle, spesso pagando un prezzo altissimo durante il viaggio, affrontando lo sradicamento e la perdita degli affetti più cari. Eppure, nonostante le sofferenze, in loro arde un’energia pura che rinnova la speranza. I loro sguardi e la loro naturale grazia raccontano un attaccamento profondo alla vita, trasmettendo un messaggio impossibile da ignorare.
Ogni scatto di questa mostra racchiude una storia. Volti spauriti ma ancora pieni di speranza, occhi che narrano di terre lontane e di viaggi incerti, mani segnate dal lavoro e dalla cura. Le protagoniste di Women Don’t War appartengono a età e contesti diversi, ma sono unite dallo stesso desiderio: sopravvivere, rinascere, proteggere i propri figli e garantire loro un futuro migliore, senza odio.
Hanno affrontato sacrifici inimmaginabili, lasciando la propria casa, i legami familiari, la propria terra. Nei loro sguardi si legge la perdita, ma anche una forza straordinaria capace di rinnovare la speranza e ricordarci il valore supremo della vita. Il loro coraggio è un Potere Creativo che genera Futuro e vuole costruire Comunità.

Un progetto di Consapevolezza e Riconoscimento
Il progetto di questa mostra va oltre quello del semplice reportage. Maurizio Marcato ha voluto creare un’esperienza reale che restituisse davvero dignità alle donne ritratte. Alcuni scatti esposti sono caratterizzati da un segno grafico di colore nero, utilizzato per proteggere l’identità di alcune donne che, nonostante il rischio per la propria incolumità, hanno scelto comunque di farsi fotografare. Questo necessario “escamotage” è un segno forte e tangibile di quanto siamo ancora lontani dalla parità e dalla sicurezza per tutte le donne anche nel nostro Paese.
Portare queste donne in uno studio fotografico, farle sentire belle e apprezzate, ha rappresentato un coinvolgimento in un gioco d’identità importante e un emozionante momento di riconnessione con il proprio desiderio di femminilità, spesso sopraffatto dalle difficoltà. Sentirsi nuovamente “viste”, è stato un atto necessario di resistenza e di riappropriazione della propria identità.
Women Don’t War diventa così un ponte singolare tra chi vive quotidianamente l’esperienza della migrazione forzata e chi ne osserva gli effetti da lontano, attraverso i media. Le fotografie di Marcato offrono una lettura unica su queste migrazioni forzata e sono un invito a comprendere le specificità delle migrazioni contemporanee, con uno sguardo particolare al vissuto femminile, spesso sottovalutato o addirittura ignorato.
Un Messaggio Universale di Ripudio alla Violenza
Il sentimento che permea l’intera mostra è quello di una profonda repulsione verso la guerra e ogni tipo di violenza. Marcato lo sottolinea con le sue stesse parole: “In Women Don’t War ho cercato di far emergere l’animo di questi personaggi veri, nell’incanto e nella semplicità di come mi si sono presentate, appena arrivate, ancora un po’ spaurite nella loro diversità, nella forza d’animo, visibili appena attraverso i loro preziosi o semplici vestiti, ma molto più riflessa nei loro sguardi potenti.”
Le immagini catturano con delicatezza l’essenza di queste anime, offrendo una prospettiva intima e autentica che invita a riflettere sul ruolo delle donne come veri pilastri del cambiamento culturale.

“Scatena davvero rabbia in me vedere quanta ignoranza ci sia ancora oggi, in troppa gente convinta che lo straniero, solo perché diverso per pelle o cultura, sia un pericolo. È un pregiudizio radicato, alimentato dalla superficialità di chi vive in spazi sterili, fatti di parole vuote e giudizi affrettati.
Eppure, di fronte a tutto questo, esiste un grande discrimine: le Donne.
Nella storia, le donne sono sempre state portatrici di pace, vita e speranza. Anche nelle situazioni più estreme, hanno accolto e protetto chiunque ne avesse bisogno. Hanno sempre contrastato la follia della violenza, una prerogativa selvaggiamente maschile, che le ha rese vittime di guerre pubbliche e private, senza mai avere difesa.
In Women Don’t War, ho voluto raccontare questa potente umanità femminile. Le donne migranti che ho ritratto sono state gettate sulle nostre coste, con un passato brutale che le insegue, che forse potrà essere dimenticato, ma che spesso resta nascosto in un angolo segreto del cuore.
In queste fotografie, il genere femminile incarna forza e bellezza, amore e pace. Le donne esprimono un’energia capace di trasformare il dolore in speranza, la fragilità in coraggio, la sofferenza in rinascita. Attraverso i miei scatti, ho voluto celebrare questa potenza silenziosa ma rivoluzionaria, perché credo sia questa la vera essenza delle donne.
Women Don’t War è un tributo al coraggio e alla dignità femminile. Ho voluto ritrarle come figure regali, di un fascino “extra-ordinario”, lontane dagli stereotipi di disperazione e miseria che spesso accompagnano la narrazione delle migrazioni.
Ogni fotografia cattura la loro tenacia, opponendosi all’idea che il destino possa relegare parte dell’umanità – e troppo spesso proprio le donne – a una condizione di invisibilità e sofferenza.
Alcuni volti sono stati nascosti per proteggerle da fatwā e minacce. Ma i loro occhi parlano. Sono lo specchio del loro animo, della loro incessante voglia di vivere e di generare un futuro migliore, nonostante tutto. Ho cercato di guardarli dritti quegli occhi, per far emergere tutta la loro nobiltà e il loro magnifico splendore.
Queste donne mi hanno insegnato che possono essere molto di più. Hanno dentro di sé una luce incredibile, che deve essere riconosciuta, rispettata e celebrata.
Women Don’t War vuole dare un messaggio potente sull’importanza delle donne come portatrici di Pace. In un mondo segnato da conflitti e ingiustizie, dobbiamo imparare a vedere nelle donne la chiave concreta per un cambiamento possibile.” (Maurizio Marcato)
Maurizio Marcato: Artista dell’immagine, classe 1954, maestro degli scatti d’architettura, interni, fine art, ritratti e campagne pubblicitarie. Durante la sua carriera ha realizzato fotografie fuori dall’ordinario, esaltando l’innovazione e l’importanza della comunicazione per immagini. Il suo talento, dove arte e realtà si fondono, emerge in opere iconiche che hanno cambiato l’approccio alla fotografia contemporanea, premiate nei più prestigiosi contesti internazionali tra cui FEP, MIFA, TIFA.
Dagli anni ’80 collabora con riviste di design e architettura tra cui Interni, AD, Casa Vogue, Elle, Panorama e ZOOM. Ha immortalato celebri designer come Starck, Fuksas e Castiglioni, e per oltre 30 anni ha documentato l’alto artigianato giapponese, ritraendo i Sensei, maestri d’artigianato patrimonio dell’umanità.
Specializzato in fotografia d’architettura, ha realizzato scatti celebri di Osaka, Tokyo, Kobe e strutture iconiche come la Fiera di Milano. I suoi reportage di viaggio lo hanno portato in Giappone, Namibia, Nepal, Stati Uniti e Alaska. Ha lavorato con brand come Ferrari, Bialetti, WMF e Aermec, esponendo in contesti internazionali tra cui Mosca, Chicago, New York, Milano e Venezia.
Nel 1979 ha aperto il suo studio a Verona, ampliando il suo lavoro alla consulenza visiva e alla video grafica. Docente per oltre 10 anni al Politecnico di Milano, ha fondato nel 1994 Terzomillennium, agenzia dedicata all’identità visuale dei brand. Da sempre impegnato in progetti sociali, ha realizzato mostre dal forte impatto emotivo come Women Don’t War, Mi racconto e il video per Banco Alimentare.
Lun-Dom: 9.30 – 20.00
Ingresso libero e gratuito
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Direttore Claudio Gasparini
Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.