Veronafiere con un “Filo d’Olio” ha celebrato la grande tradizione gastronomica veronese

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Veronafiere con un “Filo d’Olio” ha celebrato la grande tradizione gastronomica veronese

Durante la manifestazione Sol2Expo la giornata all’insegna del buon gusto ha incantato il pubblico

Conduttore d’eccellenza, Enzo Gambin, direttore di Aipo Verona

Domenica 2 marzo gli appassionati di cucina hanno assistito a uno show cooking d’eccezione, protagonisti lo chef Marcantonio Sagramoso, del ristorante Le Cedrare di Illasi, e Tracy, vincitrice di MasterChef 2022.

È stato un viaggio tra sapori e racconti, organizzato dal consigliere regionale Alberto Bozza.

Hanno offerto i loro prodotti i Consorzi dei vini Bardolino, Custoza, Lugana, Soave e Durello, Valpolicella; l’Associazione Macellai di Verona; il Consorzio del Radicchio di Verona IGP; la Confraternita della Pisota con le erbette; il Consorzio del formaggio Monte Veronese; il Pastificio Avesani; il Consorzio dell’Olio Extra Vergine di Oliva Garda DOP con l’etichetta Colle d’Oro sul Lago e il Consorzio dell’Olio Extra Vergine di Oliva Veneto DOP con l’etichetta Frantoio Bonamini; la Fiera della Polenta di Vigasio; il Comitato della Renga di Parona; l’Associazione Tartufai Veronesi Baldo-Lessinia; il Pastificio Adami con pane e grissini; Viviani srl il luccio in salsa; Associazione Apicoltori con il miele; la sbrisolona della Pasticceria Perbellini.

Radicchio, pastissada e il legame tra due mondi culinari

L’evento ha celebrato l’eccellenza gastronomica veronese, presentando piatti che intrecciano storia, territorio e cultura.

Primo protagonista: il Radicchio di Verona IGP, servito accanto a una tagliata succulenta, un omaggio a un prodotto simbolo della cucina scaligera, le cui origini risalgono ai seicenteschi “broli”, ovvero gli orti e i terreni coltivati sotto le viti e gli alberi da frutto.

A catturare il pubblico è stata la “pastissada de caval” con polenta, dal sapore intenso e dalla storia millenaria.

Secondo la leggenda questo piatto nacque dopo la battaglia tra Odoacre e Teodorico nel V secolo d.C. e rappresenta un autentico anello di congiunzione tra la cucina celtica e quella mediterranea, la carne equina si unisce alle verdure e all’olio d’oliva, creando un connubio unico che anticipa la fusione di tradizioni culinarie diverse.

Ancora oggi, la carne di cavallo, macerata nel vino e cotta lentamente, sprigiona sapori che sembrano attraversare i secoli, conservando intatta la sua gustosità e il suo fascino.

Non poteva mancare la “renga”, piatto della tradizione legato al periodo quaresimale, con il suo gusto deciso, affumicata o salata, servita con polenta. Questo piatto ha radici nella cucina povera, quando l’aringa, economica e facile da conservare, era una fonte importante di proteine. Per tradizione, la renga è cucinata in modo semplice, condita con olio d’oliva, oggi è celebrata in diverse sagre locali, come quella di Parona, che ne onora la tradizione.

Tra le proposte più apprezzate la “Pisota alle erbette”, una focaccia della tradizione paesana, preparata con farina, acqua, “molche”, il residuo della spremitura delle olive, ed erbe spontanee.

Pasta fresca, formaggi e tartufi

A impreziosire l’evento, il Pastificio Avesani, nato nel 1951 a Bussolengo, ha portato nei piatti, secondo la tradizione veronese, gnocchi e pasta fresca.

È comparso pure il “Casato del Garda”, un formaggio antico recentemente riscoperto, che si gusta tagliato a cubetti, poi lasciato ammorbidire nell’olio, creando un equilibrio di sapori delicati e persistenti.

Grande attenzione è stata data al tartufo della Lessinia e si ricordò che Giovenale, poeta romani del I secolo, diceva che per la prima volta fu trovato dopo che Giove scagliò un fulmine vicino a una quercia, albero a lui sacro.

Olio, vino, miele e dolci della tradizione

Non potevano mancare i pilastri della cucina veronese, gli oli Veneto Valpolicella DOP e Garda DOP, capaci di esaltare ogni piatto con la loro ricchezza aromatica.

Accanto a loro, i grandi vini del territorio – Soave, Durello, Valpolicella, Lugana, Custoza e Bardolino – hanno regalato un percorso sensoriale perfettamente in armonia con le pietanze.

Altro protagonista dell’evento è stato il miele degli Apicoltori Veneti, che con le sue note dolci e aromatiche ha arricchito degustazioni e abbinamenti gastronomici.

A concludere in dolcezza, la sbrisolona, il celebre dolce friabile della tradizione mantovana-veronese, che con la sua croccantezza ha conquistato i palati dei visitatori.

Un evento che ha lasciato il segno

Più di una semplice degustazione, il Sol2Expo ha rappresentato un vero e proprio omaggio alla cultura olio-enogastronomica veronese, un momento di condivisione che ha riportato alla luce sapori e storie affascinanti.

La manifestazione è stata realizzata con l’obiettivo di dare impulso e far conoscere il territorio del Veronese e del Veneto in generale, “legandoli con un filo d’olio”.

Il pubblico ha lasciato Veronafiere con il palato soddisfatto, portando con sé un frammento della magia culinaria di Verona.

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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