Il valore e la vocazione d’uso del patrimonio architettonico per un corretto approccio conservativo e funzionale

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Il valore e la vocazione d’uso del patrimonio architettonico per un corretto approccio conservativo e funzionale

Il concetto di vincolo-valore del patrimonio monumentale nell’ambito del processo di rifunzionalizzazione dell’edificio storico

Sabato 15 marzo dalle ore 9, nella sala Veneziana del Castello di San Zeno a Montagnana, provincia di Padova

La Fondazione Sandro Lucco di Montagnana organizza la giornata di studio “Il valore e la vocazione d’uso del patrimonio architettonico per un corretto approccio conservativo e funzionale”, che si terrà sabato 15 marzo dalle ore 9 alle ore 17.30, nella sala Veneziana del Castello di San Zeno a Montagnana, provincia di Padova.

Il seminario gode del patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Montagnana, della sezione montagnanese dell’associazione Italia Nostra, il Collegio Geometri e geometri laureati di Padova, l’Ordine degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Padova e l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Padova.

Il denso cartellone di interventi vedrà come protagonisti architetti, accademici e tecnici da tutta Italia. Porterà il suo contributo Massimo Carmassi, insieme al figlio Lorenzo, dello Studio di architettura Carmassi di Firenze, da cui è partito il progetto di restauro dell’edificio storico, ora polo universitario scaligero, Santa Marta di Verona. Carmassi è stato docente in diverse università nazionali e internazionali, vincitore della medaglia d’oro H. Tessenow della Fondazione Schumacher e del Premio Gubbio dell’Associazione nazionale centri torici artistici.

Saranno, inoltre, presenti: Giuseppe Danieli, del Centro studi sui castelli di Montagnana, Federica Recla, della soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, Carmine Abate, del Consiglio regionale di Italia Nostra, Antonio Zogno e Giorgio Gaino architetti dello studio Synthesis Design di Este (Padova), Enrico Pietrogrande, docente dell’università di Padova, Alessandro Longo, architetto dello Studio Lombardini 22 di Milano, Pietro Leonardi, Studio di architettura Ar3 di Padova, Fiorenzo Meneghelli, Studio di architettura (Verona) e Istituto italiano castelli – sezione del Veneto.

“Lo scopo del convegno è approfondire il sottile e delicato rapporto che esiste tra il vincolo gravante sull’immobile storico e il suo valore nel processo di rifunzionalizzazione del fabbricato stesso. Tali concetti, insieme alla salvaguardia e alla tutela investono a vari livelli tutti gli attori (progettisti, committenti, imprese, organi di vigilanza) nel processo di modifica. È lecito pensare che sia normale la modifica, il problema è come. Tutti sappiamo che il vincolo si riferisce a qualcosa che ha un valore e che deve essere salvaguardato, ma spesso viene vissuto come una limitazione alla creatività o semplicemente come frutto di esigenze di una committenza che investe e pretende di ricavare dall’investimento. Quindi, quando entriamo in merito al progetto sembra a volte essere rapiti o distolti dalla “funzione nuova” o dall’interesse economico ad essa legato, al punto da rischiare che tutto ciò prenda il sopravvento, anche sulla salvaguardia. È doveroso chiederci: abbiamo veramente coscienza del valore del patrimonio storico? La domanda si può estendere per edifici interessati dal vincolo diretto o meno, oppure riferito ad un fabbricato che potrebbe avere vocazione al vincolo ma non è riconosciuto, forse perché troppo vicino alla nostra epoca, anche se entità storica che ci appartiene? Ed infine, quando il vincolo può trasformarsi in valore aggiunto? Il seminario intende provare a rispondere a queste questioni.”, spiega Marco Veronese, presidente della Fondazione Sandro Lucco.

La Fondazione Sandro Lucco

La Fondazione Sandro Lucco è stata costituita il 7 ottobre 2008 per espressa volontà testamentaria del cittadino montagnanese Alessandro Lucco, deceduto il 21 settembre 2005. La Fondazione non ha scopo di lucro, ma persegue obbiettivi culturali: la promozione, il finanziamento e lo sviluppo di attività nei vari settori, dalla letteratura alla poesia, all’arte, alla musica e ogni altro settore della cultura nelle forme ritenute più idonee, quali premi biennali di letteratura, mostre, pubblicazioni, convegni rassegne e manifestazioni (ad esempio turistiche, sportive, teatrali, musicali), curando che per il tramite sia mantenuta nel tempo la memoria ed il nome del fondatore. La Fondazione attua il profondo ed encomiabile desiderio di Sandro Lucco di mettere a frutto le sue fatiche a favore della città di Montagnana con iniziative di carattere culturale che ne illustrino il nome ed il prestigio. Scopo, questo, che già in vita Sandro Lucco aveva dimostrato di perseguire, donando al comune la collezione dei grandi clipei metallici da lui artisticamente eseguiti in rame e stagno, nonché una raccolta di pregevoli arredi d’epoca attualmente conservati in una sala di Castel San Zeno (visitabile su prenotazione).

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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