Complimenti all'autrice per la bella poesia, ne seguiranno altre. Buona domenica
Il Monte Baldo da riscoprire
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Il Monte Baldo da riscoprire
Apriamo una mappa topografica del Monte Baldo dedicata agli escursionisti e osserviamola attentamente. Noteremo subito che, fatta eccezione per alcune aree, in questa lunga catena prealpina i sentieri segnalati dal CAI, contrassegnati in rosso, sono relativamente pochi. Questo lascia ampie zone poco frequentate, consentendo alla montagna di preservare il suo equilibrio naturale, al riparo da rumori, rifiuti e altre intrusioni umane. Tuttavia, questa situazione può essere vista anche come un’occasione mancata: molti sentieri, un tempo utilizzati, sono oggi abbandonati e difficili da individuare. Solo pochi appassionati li conoscono.
Tra questi, spicca il caprinese Maurizio Marogna, vincitore nel 2014 del 20° premio “Giardino d’Europa”. Fin dalla giovinezza, Marogna ha esplorato instancabilmente il Monte Baldo con l’obiettivo di riscoprire e ripristinare i suoi antichi sentieri. Negli ultimi anni, ha promosso numerosi progetti volti a valorizzare percorsi di grande interesse storico e paesaggistico, spesso ridotti a sentieri impraticabili.
Uno dei suoi interventi principali è stato il recupero del vecchio “sentiero natura”, tracciato nei primi anni ’80 dal CTG e oggi classificato come sentiero n° 55 del CAI. Questo percorso parte dall’ex rifugio Mondini/Turri e arriva al rifugio Barana al Telegrafo, collegandosi al sentiero 654, che scende da Assenza sul Lago di Garda. Marogna ha inoltre creato un raccordo tra questo sentiero e la “ferrata delle Taccole”.
Un altro importante recupero è stato quello del sentiero della Valvaccara, che parte da Prada Alta nei pressi della vecchia trattoria “da Tano” e conduce a Malga Valvaccara, dove si interseca con il già citato “sentiero natura”. Questo percorso è stato dedicato ad Andrea Zambaldi, alpinista tragicamente scomparso sullo Shisha Pangma in Himalaya nel 2014.

Parallelamente, è stato riportato in vita il “sentiero della pastora”, che si snoda da uno degli ultimi tornanti della strada per Costabella e attraversa il versante occidentale del Coal Santo, regalando una vista mozzafiato sul lago. Un tempo, questo sentiero era frequentato d’estate da una coppia di pastori, Emilio Bronzo e Giuditta Perfranceschi, che lì allevavano pecore e cavalli. Marogna ha voluto dedicare il sentiero a Giuditta, scomparsa di recente. Questo percorso si collega con un altro, anch’esso restaurato da Marogna, che parte dalla bocchetta di Naole e si estende sul versante orientale della montagna, sopra la Valfredda, fino al Coal Santo, passando per una sorgente di acqua potabile di ottima qualità situata vicino al rifugio Chierego.
Unendo i “sentiero della pastora” e quello della sorgente, si ottiene uno dei più suggestivi itinerari ad anello del Monte Baldo. A completare l’opera, l’Osservatorio panoramico di Cima Costabella, raggiungibile in 20 minuti dal rifugio Chierego percorrendo il crinale. L’osservatorio, dedicato a Luca Avesani e Cristina Sandri, è dotato di 52 lamelle che indicano le cime circostanti, ed è un’altra realizzazione di Marogna, in collaborazione con il Comune di Brenzone sul Garda.
Questi sentieri, che offrono uno spettacolo unico di fiori e colori, sono ideali da percorrere dalla tarda primavera all’autunno. Un’opportunità straordinaria per riscoprire la bellezza autentica del Monte Baldo.
Foto: in alto Maurizio Marogna posa le lamelle sull’Osservatorio; al centro Giuditta “la pastora”, scomparsa di recente, alla quale Marogna ha voluto dedicare il sentiero.
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Maurizio Marogna
Giornalista, scrittore, Cavaliere della Repubblica , laureato in Scienze motorie e sportive, è maestro di sci, istruttore subacqueo con più di mille immersioni nei più bei mari del mondo, formatore ai corsi di guida di cicloturismo e istruttore di arrampicata indoor, insegnante. Autore del libro “Storie del Monte baldo e del suo lago”. Consulente turistico e sportivo, ha prodotto guide bike & trekking per Federalberghi Garda Veneto e per i comuni di Bardolino e Caprino. Da anni è impegnato nel recupero di alcuni sentieri “storici” sul Monte Baldo. Per tutti questi progetti è stato insignito nel 2014 del premio “Giardino d’Europa”.
Così tante imprese, iniziative e cosi tante abilità in un’unica grande persona. Complimenti Mauri 👏👏👏💞
Concordo sui complimenti gent.ma Donatella, uomo dalle tante risorse Maurizio!