IGNOTO MILITI

IGNOTO MILITI

Di Alessio Nucci Ruberti

Oh soldato che d’alloro sei cinto,

ch’elevi al ciel de Patria la gloria,

che l’oscura dama non hai sì vinto,

che nei cuor hai portato la vittoria.

Immenso del silenzio è ‘l rumore

che s’ode sì perpetuo nella pace;

prostrasi d’ogn’alma a te l’onore,

colmasi di lodi l’ardita face.

Di noti alberi foglia caduta,

uomo che fosti, che sei senza volto;

d’una madre, sei paura temuta,

che tua la vesta non ha mai colto.

Fante d’Italia, d’amore armato,

lo primo schierato fost’in trincea:

perfett’esempio dell’Elmo cantato,

buona la sorte fu per te sì rea.

Sonaron per te l’angeliche trombe

un’aria sì mite e sì remota

de lo silente strepito di bombe 

che l’ardite membra dell’alma vuota.

Oltre l’ostacolo gittast’il core,

prode germoglio posto al confino;

cinto fosti del tuo tricolore,

uomo defunto che nasci divino.

Celebrammo te seppur ignoto,

astratt’e vago è ‘l tuo sembiante,

e sempre vive il pensiero noto: 

“A te la gloria italico fante!”.

Complimenti all’autore

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Direttore Claudio Gasparini

Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.

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