• 07 Dic, 2024
• Direttore Claudio Gasparini
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I professionisti della UOC Dipendenze dell’Azienda ULSS 9 Scaligera

Attori per un cortometraggio che parla di dipendenza

Il film, girato al Ser.D di Soave

Fa parte del progetto “Ciak si gira a Roncà”

Con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Montecchia e Roncà

I professionisti della UOC Dipendenze dell’Azienda ULSS 9 Scaligera sono diventati attori e gli ambulatori del Servizio Dipendenze di Soave si sono trasformati in un set cinematografico per il progetto “Ciak si gira a Roncà”, allo scopo di sensibilizzare i ragazzi sul tema delle dipendenze da sostanze legali e illegali.

L’Unità Operativa Complessa diretta dalla Dott.ssa Giovanna Morelli ha aderito con entusiasmo al progetto di cinema dell’Istituto Comprensivo Statale di Montecchia e Roncà che ha prodotto il cortometraggio “Di nascosto”, girato dal Professore-regista Salvatore Aiello con il coordinamento della Prof.ssa Luisa Gromeneda, il sostegno del Comune di Roncà e la collaborazione della Parrocchia di Roncà.

Il Ser.D di Soave ha messo a disposizione gli ambulatori fuori dall’orario d’apertura. «Studenti e docenti, in qualità di tecnici audio-video e di attori, hanno fatto visita alla sede di Soave della UOC Dipendenze durante l’orario di chiusura per effettuare le riprese», spiega la Dott.ssa Morelli. «Il cortometraggio (insieme a un altro piccolo film, intitolato “La porta chiusa”, incentrato sull’accettazione di sé) è visibile online a questo link, insieme ai video del backstage. Oltre ad essere proiettato all’Istituto, il corto verrà iscritto a concorsi nazionali, manifestazioni e festival, dedicati al cinema a scuola e a temi di rilevanza sociale e civica».

«Questo progetto, curato dalla Prof.ssa Gromeneda, promuove l’attività di prevenzione e i percorsi di trattamento rivolti a minori con problematiche di abuso-dipendenza e alle loro famiglie. Il nostro coinvolgimento come UOC ha rappresentato un’opportunità per promuovere l’attività dei servizi Dipendenze; nello specifico i percorsi di cura rivolta ai minori con problematiche di abuso-dipendenza e alle loro famiglie. Ringraziamo per questo la Prof.ssa Gromeneda e il Prof. Aiello, regista del cortometraggio. Il loro “piccolo film” è ricco di spunti di riflessione sul disagio giovanile e sull’emergenza causata dalla crescente diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti e farmaci da prescrizione tra gli adolescenti,  in età sempre più precoce. E l’utilizzo  del linguaggio del cinema è utile per trattare un argomento così delicato e importante quale la dipendenza. La partecipazione a questo progetto di diversi Enti e Istituzioni conferma l’importanza che riveste per la comunità territoriale, per i ragazzi e per le famiglie».