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Un’invenzione del 1992: l’Esagono Cecchin
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Un’invenzione del 1992: l’Esagono Cecchin
Studiato, progettato e brevettato da Renato Cecchin, l’ingegnere con la passione per il vino, fondatore di Casa Cecchin
Per ottimizzare una delle fasi fondamentali per la realizzazione di un metodo classico: il remuage
L’Esagono Cecchin è un cestone di metallo, dalla forma di un prisma a base esagonale, del peso di 500 kg, che permette a una singola persona di far ruotare facilmente e manualmente, in un solo gesto, ben 273 bottiglie contemporaneamente, divise in 3 strati, 91 bottiglie per strato.
Dalle pareti della bottiglia il letto dei lieviti migra progressivamente verso il tappo per venire poi espulso tramite sboccatura. Questo sistema permette di ottimizzare gli sforzi e il tempo, il tutto con zero consumo di energia e mantenendo protagonista il fattore umano e la figura dell’uomo e della donna nella produzione di questa tipologia di vino.
Da qui la realizzazione di un nuovo marchio in Casa Cecchin, un omaggio al fondatore della cantina. Un esagono che simboleggia il contributo che l’ingegner Cecchin ha dato al mondo della spumantistica metodo classico. Il logo esagonale è stato poi replicato anche nelle etichette che assumono una forma esagonale, abbandonando le etichette precedenti. Un simbolo che è anche un omaggio a chi ha creduto in questo territorio e si è speso in prima persona per valorizzarlo. L’Esagono per Casa Cecchin è molto più che un semplice logo ma rappresenta la storia dell’azienda e del suo fondatore.
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Direttore Claudio Gasparini
Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.