Complimenti all'autrice per la bella poesia, ne seguiranno altre. Buona domenica
GIURIOLO, IL PARTIGIANO CHE CANTAVA SUGLI ALBERI
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GIURIOLO, IL PARTIGIANO CHE CANTAVA SUGLI ALBERI
Un monologo scritto e interpretato da Alessandro Anderloni Drammaturgia di Bepi De Marzi Nel giorno dell’ottantesimo anniversario dalla morte di Antonio Giuriolo Ad Arzignano, Vicenza, Al Teatro Mattarello Giovedì 12 dicembre 2024 0re 21 Era nato sulla collina di San Pietro, a Castello di Arzignano, in una casa di pietre nere. Da lassù, arrampicato su un albero del parco, giovanissimo guardava le montagne e la valle, e cantava il suo futuro. Di poche e luminose parole, Antonio Giuriolo non era entrato nel ruolo scolastico delle “superiori” perché aveva rifiutato il giuramento al Fascismo. Era difficile chiamarlo partigiano perché detestava le armi, detestava le divise e i comandi militareschi, eppure aveva raggiunto, obbligato, il grado di ufficiale. Non si era mai piegato a un nome di battaglia. Incontrava i “ribelli” che vantavano titoli e gesta, e rispondeva «piacere, Giuriolo». Per tutti, e ovunque, era “Il capitano Toni” o il maestro de I piccoli maestri raccontati da Luigi Meneghello. È rimasto lassù, nel bosco della montagna che divide l’Emilia dalla Toscana, morto per soccorrere uno dei suoi “ragazzi” che, nel suo esempio, lottavano per la Libertà e la Giustizia. A ottant’anni dalla morte, Alessandro Anderloni racconta e canta Antonio Giuriolo nella sua Arzignano. Una produzione Àissa Màissa e Le Falìe con il sostegno del Comune di Arzignano Ingresso libero con prenotazione scrivendo a: biglietteria@comune.arzignano.vi.it |
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Direttore Claudio Gasparini
Giornalista, iscritto all'O.d.G. Veneto dal 1988, collaboro anche con altre testate giornalistiche cartacee, on-line e radiofoniche. Coautore del libro "Eccomi... una storia d'amore con Dio" pubblicato nel 2015. Cavaliere della Repubblica e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Socio Lions, Officer e coordinatore della rivista distrettuale.